Le dolomiti
Le Dolomiti (in tedesco Dolomiten, in ladino Dolomites), sono una catena montuosa prealpina di formazione calcarea, situata a sud delle Alpi, che si estende lungo le province di Bolzano, Trento e Belluno. Nel 2009 sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
La montagna più alta delle Dolomiti è la Marmolata con 3.342 metri. Altre massicci di rilievo sono le “3 cime di Lavaredo”, il Catinaccio, lo Sciliar , il Sella, le Odle ed il Macaion.
Con la caduta dell’Impero Romano, al tempo delle invasioni barbariche, nella regione dolomitica si affermò l’idioma ladino, che ha resistito fino ad oggi, benché incalzato a nord da imponenti insediamenti bavaresi di ceppo germanico (soprattutto durante il periodo del Sacro Romano Impero della nazione tedesca) e a sud dall’avanzata della lingua italiana.
Il nome Dolomiti è relativamente recente. Fino al 18° secolo le Dolomiti erano chiamate Monti Pallidi, per via del colore biancastro del calcare di cui sono composte. Il nome Dolomiti si è imposto in onore del geologo Déodat Dolomieu (1750-1801), che per primo ha analizzato la composizione della roccia dolomitica.
Storicamente le Dolomiti hanno segnato il confine tra l’Italia ed il mondo germanico fino alla fine della 1^ Guerra Mondiale 1915-18, nel corso della quale queste montagne furono teatro di sanguinosissimi combattimenti. Ancora oggi vi sono rinvenibili le tracce (buche, fossati, fortini, resti di fili spinato e residuati bellici) di quegli eventi tragici e memorabili.
Va infine menzionato il museo di Ortisei per la vasta esposizione di fossili e minerali che servono a ricostruire la storia della catena dolomitica.